90° - Vecchia Juve, a te l'Europa
Fonte: Novantesimo.it
Largo ai vecchi. A chi ha sofferto, a chi, pur di tenersi stretta quella maglia bianconera, ha sopportato due anni e mezzo di purgatorio nonostante le offerte dei club più prestigiosi del mondo. Non poteva fare altrimenti, Ranieri, non avrebbe potuto negare questa rivincita, questa soddisfazione a chi la sta attendendo da così tanto tempo.
Per questo la formazione di questa sera non può che essere improntata sulla vecchia guardia juventina, se si eccettua la muraglia di centrocampo costituita dal duo Sissoko-Poulsen, e la copertuta garantita da Grygera sulla corsia destra di difesa.
Davanti lo Zenith di San Pietroburgo, un'altra novità, un'altra squadra che in quel marzo 2005, dopo lo scialbo 0-0 con l'Arsenal che avrebbe siglato l'addio dei bianconeri alla massima competizione europea, non avrebbe detto molto agli appassionati di calcio. Ma tante cose sono cambiate da quel giorno, i russi sono (per citare Galliani) Supercampioni d'Europa, e tra le loro file annoverano alcuni dei giocatori più apprezzati d'Europa, tra cui il fenomeno Arshavin, il bomber Pogrebnyak, la stella Danny. Non una passeggiata, dunque, ma una gara di grande difficoltà e prestigio, lo stesso che merita la Juve per il suo ritorno ai vertici d'Europa.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Poulsen, Nedved; Trezeguet, Del Piero. (Manninger, Mellberg, De Ceglie, Marchisio, Salihamidzic, Amauri, Iaquinta). All.: Ranieri.
ZENIT SAN PIETROBURGO (4-2-3-1): Malafeyev; Hubocan, Pouygrenier, Krizanac, Kim Dong Jin; Sirl, Tymoschuk; Zyryanov, Danny, Arshavin; Pogrebnyak. (Contofalscki, Radimov, Dominguez, Fayzulin, Amukov, Ricksen, Denisov). All.: Advocaat.